Antonio De Bonis
Ben tornata Guerra Fredda. Siamo alle solite: la guerra con ogni mezzo, ossia la Minaccia Ibrida.
Il mondo d’oggi è in grande fermento: è in corso una partita a carte coperte i cui risultati ed effetti, quando queste verrano scoperte avranno già influenzato i nostri.
L’analisi dei fatti, soprattutto di quelli considerati marginali, rappresenta l’unico strumento concesso a chi non è della partita per comprendere cosa si agita al di sopra della propria testa.
Ovviamente tanto maggiore sarà il peso di questi interessi, tanto maggiori saranno i mezzi a disposizione per cercare di fronteggiare eventuali minacce. Se hai un patrimonio finanziario consistente e investimenti spalmati in diversificate aree del globo non ti mancheranno di certo le possibilità di tutela.
Ma se appartieni a quel ceto, diciamo medio e borghese, che combatte la sua guerra quotidiana, sei assolutamente vulnerabile a qualsiasi minaccia scaturisca dai grandi giochi a cui altri, quelli di cui sopra, partecipano.
Rassegnarsi non è di certo un’opzione pregevole e quindi fondamentale ricorrere agli strumenti a portata di mano come l’auto informazione finalizzata alla formazione di un proprio punto di vista propedeutico a quelle scelte, apparentemente banali, che compiamo quotidianamente e che sono alla nostra portata.
Esiste una forte distonia tra quello che la folla, tutti noi, subiamo e la possibilità che ci è data di intervenire al fine di limitare i danni di quanto è stabilito altrove e senza la nostra diretta partecipazione.
Ecco, proprio la partecipazione è una delle principali caratteristiche della democrazia; un tempo, freschi di esperienza dittatoriale si era sicuri che il modo più efficace per tutelare i propri interessi fosse quello di appartenere ad un partito i cui membri ci rappresentassero mediando per noi in sede parlamentare.
Oggi questa banale considerazione degli fortemente avvertita negli Quaranta del secolo scorso non ha più alcun valore in quanto qualcuno ha deciso e pianificato lo svuotamento concettuale della democrazia rappresentativa e parlamentare quale strumento idoneo alla tutela della comunità.
E’ in fase ormai avanzata e irreversibile un mutamento antropologico finalizzato a sostituire alla folla di cittadini una massa di sudditi.
Com’è accaduto?
Semplicemente attraverso la propaganda di una libertà fine a se stessa che in realtà nascondeva la destrutturazione e perdita di quei valori che avevano trasformato le masse informi, prone alle diverse forme di dittatura, in folle di cittadini consapevoli.
Cosa fare?
Non dare per scontato nulla di quanto subiamo in termini di propaganda; non accontentarsi mai di quanto ci viene offerto in forma preconfezionata, ma investire tempo nel riflettere anche e soprattutto se può apparirci un esercizio sterile e tutto sommato inutile. Non è mai così perchè è la consapevolezza di sé stessi che rende differente l’essere umano da qualsiasi altro animale sul pianeta.
Non rinunciate in nessun caso alla principale prerogativa dell’uomo: saper fare domande e cercare risposte.
Quanto detto potrà indurre a chiedersi, e già questo comunque è un buon segno, cosa c’entra tutto ciò con la nuova Guerra fredda o Minaccia Ibrida di cui al titolo? Più di quanto si immagini.
La guerra da sempre è stata combattuta con tutti i mezzi a disposizione, anche quando si fronteggiavano eserciti schierati e vestiti come comparse teatrali.
La Guerra fredda, che bene inteso non ha mai avuto termine, veniva caratterizzata dal fatto che la dissuasione nucleare non consentiva un confronto militare diretto tra USA e URSS; ma nonostante ciò, e anzi a maggior ragione, al di sotto di questo livello, le strategie e dinamiche di scontro erano le più disparate.
A me interessa, per dare un senso a quanto sin qui detto, prendere in esame la propaganda quale strumento principale messo in campo durante la Guerra fredda e che oggi ha assunto un ruolo di assoluta preminenza nel confronto tra potenze, grandi, medie e piccole che affollano l’attuale mondo multipolare.

Ci interessa la propaganda in quanto ha come obiettivo quello di influenzare le masse a proprio vantaggio; quindi, e riagganciandomi a quanto sopra esposto, tanto maggiore sarà la capacità del singolo di far ricorso al proprio spirito critico, tanto maggiore sarà possibile contrastare qualsiasi forma di propaganda avrà come obiettivo il nostro mondo inteso come collettività a noi prossima.
Oggi è quanto mai decisivo resistere ad ogni forma di condizionamento dall’esterno per poter conservare quella lucidità di scelta che appartiene, ripeto, al cittadino in quanto membro attivo di una comunità.